Fidarsi è bene, ma…
Qualcuno incredulo, altri perplessi: a sapere che le grandi multinazionali dell’editoria STM (Scientific Technical Medical) erano le sole industrie con quelle farmaceutiche a maturare utili a doppia cifra, diverse persone in ambito clinico e di ricerca restavano sorpresi o contrariati. Oggi che per Big Pharma le cose sono (in parte) cambiate, l’editoria STM avverte anche lei qualche difficoltà?
Il numero di nuovi farmaci immessi sul mercato diminuisce ogni anno. Questa è la ragione principale della sofferenza degli editori scientifici, direttamente colpiti dal drastico ridimensionamento degli investimenti promozionali dell’industria farmaceutica sui media tradizionali. Niente più advertising ed è un peccato; oltre ad aver contribuito a fare la storia della grafica editoriale specializzata, le pagine pubblicitarie dei medicinali hanno il pregio di essere una forma di promozione trasparente, come sosteneva Richard Smith in un “testa a testa” sul BMJ: “The central argument for carrying advertising in medical journals is independence. Ironically, the main argument against may also be independence, but you can place greater trust in a journal that carries advertising than one that does not.”
“Trasparenza” è proprio quello che manca, nell’editoria scientifica di oggi: non a caso i direttori delle riviste del gruppo del Lancet hanno annunciato uno sforzo congiunto per combattere il diffusissimo fenomeno del ghost writing, plagi e frodi. Difficile che riescano nella loro impresa, per almeno due ragioni. Da una parte, sono proprio queste condotte eticamente inaccettabili a sostenere l’economia del segmento editoriale STM. Dall’altra, sono gli stessi gruppi editoriali a proporre alla clientela farmaceutica ogni possibile forma di comunicazione sponsorizzata con il medico.
Il punto critico è che le vie di mezzo sono rischiose. Come diceva Stephen Lock, direttore del BMJ negli anni Settana, “trust is an on/off switch”. La fiducia non ammette indecisioni: o c’è, o non c’è.
Ne abbiamo parlato in un incontro a Roma insieme al Gruppo Indipendente per lo Studio dell’Assistenza Primaria (vuoi vedere il sito del GISAP?).
Leggi il PDF della “lezione” del workshop sulla La letteratura scientifica
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