Open access, trasparenza, editoria…
Una bella cosa, finalmente: il Necobelac è una collaborazione tra documentalisti e ricercatori europei e latino-americani per far crescere le competenze di comunicazione/redazione in campo scientifico, in un’ottica di libero accesso ai dati della ricerca. Il gruppo italiano dell’Istituto Superiore di Sanità è tra i promotori e questo è un altro motivo di soddisfazione e, addirittura, di orgoglio. Necobelac ha una forte vocazione alla formazione e proprio a Roma è stato organizzato un workshop di tre giorni sul processo editoriale e l’open access.
Una cinquantina di partecipanti, attenti e motivati che hanno addirittura avuto la pazienza di ascoltarmi (grazie ancora dell’invito).
Ecco l’handout della lettura.Necobelac_Ottobre_2010
Tornando a casa, ho visto l’ultimo post di Richard Smith sul blog sul BMJ: ” The job of journals should not be to publish original research but rather to assess critically the research that is published in full on databases. Find the comparatively few studies that matter, test them to destruction, and place them in their full context.” Insomma, il succo è questo: accesso libero e gratuito ai risultati della ricerca (finalmente) e che le riviste si occupino (finalmente) di proporre contesti, cornici per interpretare, riflettere e -se necessario – cambiare idea…
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