Immagina una donna fatta da mille altre
Posso scegliere tra Berlusconi e Carla Bruni più altri tre volti che fortunatamente non ricordo. Troppo facile. Scelgo quattro termini e li affido a Google Image: donna, femme, woman, girl. Dopo pochi secondi inizia a comporsi il volto di Madame Sarkozy. Prima cento, poi mille, infine diecimila immagini femminili recuperate sul web. Man mano che il numero cresce, aumenta la definizione dell’immagine. Un “normale” software open di “fotomosaico” e posso giocare anch’io come ha fatto Joan Fontcuberta, fotografo catalano, che è stato per un’edizione direttore del festival di Arles. Espone i Googlegrammi a Fotografia Europea, il festival di Reggio Emilia: una tesi chiara come la sua cascata del Niagara, meno drammatica della riproduzione delle sevizie di Abu Graib o dell’isolamento di Guantanamo: ogni immagine è fatta da mille altre; il muro che chiude il popolo palestinese ha memoria di tutti gli altri, crollati o ancora in piedi. Sottoposti come siamo a un bombardamento quotidiano, viviamo circondati da icone e ci arrendiamo indulgenti alla loro prevedibilità.
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